Il mio zaino Endurax ARTICLES

ON 24/07/2020

In tanti anni di fotografia credo di aver provato almeno una decina di zaini, delle più svariate marche, eppure nessuno è sopravvissuto alle avventure che gli sono toccate.
E' molto difficile, quanto si fa fotografia in montagna, spostandosi principalmente a piedi e spesso fuori dai percorsi tracciati e con dislivelli importanti, far coincidere le esigenze di uno zaino con caratteristiche fotografiche a quelle che si devono avere nel momento in cui si ha l'esigenza del trekking, specialmente se di più giorni.


Se poi vorremmo utilizzare lo stesso anche nei viaggi ,il discorso si fa complicato.

Personalmente ho sempre sognato un prodotto multifunzione, non amo avere diversi zaini in base alle circostanze, dovendo noiosamente spostare il tutto in base al genere di fotografia che vado a fare.
Quando mi affeziono e abituo ad un compagno così importante (come lo è uno zaino) vorrei non più doverlo cambiare, un pò come mi succede se penso alla macchina fotografica (che il più delle volte finisci per utilizzarla a memoria).

Attualmente, dopo una approfondita ricerca, ho deciso di provare gli zaini Endurax, una startup di Hong Kong. Sul sito del produttore attirò la mia attenzione uno zaino che, già dal nome, fa pensare ad un prodotto per quel fotografo che deve fare trekking per realizzare le sue immagini.

E così, da un anno ormai, utilizzo con piacere un "ENDURAX LARGE CAMERA DSLR/SLR BACKPACK FOR OUTDOOR HIKING TREKKING", uno zaino multifunzione che ho adattato alle mie esigenze di trekking.


Il valore aggiunto sta nelle dimensioni ragionevoli, eppure cela una capienza eccezionale. Personalmente riesco a farci stare tutto l'occorrente per una escursione di più giorni in montagna, senza dover per forza andare su zaini da 70-80 litri.

Ma vediamo nel dettaglio cosa riesco a farci stare!!

Cominciamo con gli indispensabili accessori da campeggio
(tengo a precisare che la tenda viene più utilizzata come "modello" per le fotografie che non per il suo utilizzo naturale.. talvolta sacco a pelo e materassino non vengono nemmeno tolti dal proprio involucro :D il tutto però viene buono in caso di temporale).

Passiamo quindi ai due compartimenti principali dello zaino. In quello inferiore, che sta proprio sotto il punto in cui ho appeso il sacco a pelo, ci vado a mettere il drone e tutti i suoi accessori, compresi filtri e batterie di scorta.

Una volta inserito il tutto potete notare come rimanga diverso spazio, vado quindi a completarlo con qualcos'altro di essenziale per la notte: berretta, guanti, scaldacollo e pila frontale.

Passiamo quindi al compartimento superiore, il cuore dello zaino! Lo spazio per la fotocamera è davvero importante, tanto che ci vado a mettere la fotocamera, due lenti aggiuntive, tutti il set di filtri e altri accessori. Vediamo meglio con un immagine.

Mi preme far notare come, nonostante la già abbondanza di spazi mostrata sin qui, il produttore ha voluto intelligentemente inserire altri spazi ergonomici dove inserire "tutto quel che rischia di mancare proprio nel momento del bisogno". In questo caso io sfrutto la retina che vedete in fotografia per inserirvi l'essenziale telecomando per il Bulb, le batterie di scorta per lo stesso e per la pila frontale, una brugola per la manutenzione del cavalletto e 3 spikes in caso di ghiaccio... il tutto è mostrato nella foto che segue.

Veniamo quindi al cibo e al vestiario. Dalla parte opposta rispetto al cavalletto vado a mettere eventuale borraccia da un litro d'acqua, preferisco non esagerare andando eventualmente ad integrare presso eventuali rifugi o ruscelli. Insieme alla borraccia c'è lo spazio per il fornelletto, se comprate un Jetboil vi accorgerete della sua utilità in uno spazio e peso davvero irrisori.

Il vestiario intimo di ricambio lo vado ad inserire comodamente nella custodia rigida (molto capiente anch'essa) che si trova sulla parte superiore dello zaino. Eccola qui mostrata:

L'ulteriore vestiario per la notte (piumino e felpa) li vado invece ad agganciare esternamente insieme alla tenda. Anche in questo caso prodotti tecnici e poco pesanti diventano strategici per alleviari i carichi ma garantirsi il giusto tepore notturno.


Concludo il carico sfruttando anche i due tasconi esterni centrali, ideali per mettere del cibo per la cena e la colazione, nonchè qualche ultimo accessorio di "sopravvivenza" (lo è per me un Power Bank per evitare di rimanere senza cellulare, oggi giorno strumento essenziale per tutte le operazioni di planning, social sharing ed emergenza).

Credo di non aver dimenticato nulla. A conti fatti siamo ad un peso che varia dai 15 ai 20kg, a seconda delle vostre esigenze e del percorso da affrontare. Normalmente stando sui 20km di cammino giornaliero con 1000 metri di dislivello è un peso del tutto accettabile. Nei dislivelli più importanti magari evito di portare 3 lenti e tutto il box dei filtri (anche perchè li dentro ci sono anche quelli di scorta oltre ad un doppio holder!).

Se avete altro portatevi uno sherpa.
Ne conosco a buon mercato JJJ